Giuseppe Prisco Parrucchieri è una realtà sempre attenta alle tendenze attuali in fatto di moda ed è un salone aggiornato su quelle che sono le tecniche più innovative, soprattutto nel campo della colorazione. L’obiettivo primario all'interno del nostro salone, infatti, è quello di lavorare alla personalizzazione del colore.
Spesso, le nostre clienti arrivano in salone con un’immagine chiara nella testa di ciò che vorrebbero, oppure, osservano le tendenze sui social e si ‘innamorano’ di una tecnica. In entrambi i casi, risulta fondamentale raggiungere un compromesso: riuscire a creare il risultato migliore che sia il connubio tra la natura, la personalità e il desiderio della cliente.
“NON C’È TECNICA MIGLIORE DELL’ASCOLTARE ‘LA NATURA’ DELLA CLIENTE E QUELLI CHE SONO I SUOI DESIDERI.”
Per questo motivo è importante che lo stilista sappia fare bene il suo lavoro perché, nonostante utilizzi delle tecniche ‘codificate’, deve saper arrivare a far sì che ogni chioma che andrà a realizzare possa parlare di sé e della persona che la porta.
“LEGGERE LA NATURA DELLA CLIENTE CON CUORE E MENTE APERTI.”
Chiediamo a Giuseppe di spiegarci perché è nata l’esigenza di creare il Color Design.
“Ho scelto questo termine, ‘Color Design’, perché quello che faccio è disegnare ogni singola chioma utilizzando una tavolozza di colore irripetibile.
Il Color Design nasce proprio dall'esigenza di miscelare, mixare tecniche differenti per arrivare ad ottenere la personalizzazione massima del colore.
“NEL PERSONALIZZARE SI VA UN PO’ A CONTAMINARE LA TECNICA CHE SI È USATA COME CONCEPT INIZIALE.”
Io la chiamo scherzosamente ‘filosofia della matita’, nel senso che ogni tecnica esistente, balayage, contouring o degradé che sia, è come una matita: scelgo una di queste matite e la utilizzo per tracciare la base su cui sviluppare poi il Color Design.
È fondamentale per me creare il giusto Color Design per ogni singola chioma. Quando mi trovo di fronte ad una cliente, il mio impulso è proprio quello di chiederle: “ti va di scoprire insieme qual è il tuo Color Design?”.
Credo che di fronte a questa domanda, ogni donna non può più smettere di pensare “Chissà qual è il mio Color Design?”, prendendo la cosa come un incentivo a scoprire di più sé stessa, la sua personalità: questo la aiuterebbe anche a valorizzare ancora di più la sua unicità.
Ascolto allora la cliente, cerco di capire da dove arriva, ovvero lo stato attuale dei suoi capelli, e dove vuole arrivare, cioè il risultato che desidera ottenere. A questo punto, io sono pronto per disegnare il colore per la cliente.”
È necessario chiarire che, anche eseguendo una singola tecnica alla perfezione, ad esempio lo shatush, all'interno della tecnica non resta spazio per la personalizzazione. Realizzare un Color Design, invece, è come cucire un abito su misura: non ce ne saranno mai due uguali, nemmeno sulla stessa cliente.
Il Color Design oltretutto non è “razzista”: non esclude le altre tecniche, ma vive grazie ad esse. Nel nostro salone utilizziamo le varie tecniche proprio come motore da cui parte la costruzione di ogni singolo lavoro di Color Design.
“SHATUSH, BALAYAGE, CONTOURING, DEGRADÈ, SONO TUTTE TECNICHE CHE HANNO UN PROPRIO CARATTERE, DIVERSO TRA DI LORO.”
Innanzitutto, nel realizzare un Color Design si sfruttano i colori naturali della persona. Non bisogna mai trascurare di partire dallo studio del colore dei capelli, degli occhi e della pelle. Della cliente se ne osserva anche lo stile, si cerca di capire chi è quella persona (stilisticamente parlando). Riflessione e studio dunque. Si osserva la base sulla quale si lavorerà: se ci sono capelli bianchi o la ricrescita, il tipo di struttura del capello, il suo pigmento di base.
Va detto però che il Color Design non ha limitazioni: è infatti adatto a tutti i tipi di capelli, dai capelli ricci fino a quelli lisci, può essere realizzato sia sui capelli lunghi che su quelli corti, siano essi capelli fini o molto grossi. Anche sui capelli naturali, che non hanno subito alcun trattamento di colorazione o schiaritura, il Color Design, accostato magari alla filosofia del "color organic", dà il meglio di sé.
Come principio assoluto, al risultato che la cliente vuole ottenere ci si arriva con un percorso studiato apposta per lei.
Lo stilista che realizza un Color Design deve avere una visione e una sensibilità sul colore molto acute. È necessario che si alleni a non lavorare per sé stesso, per la propria autocelebrazione: questo è un tranello in cui cadono in molti, quando magari si trovano tra le mani una chioma attraverso la quale potrebbero esprimersi al massimo.
È meglio invece concentrarsi sull’estro, sullo sviluppare la sensibilità della percezione della cliente. È basilare poi una intensa e fortissima conoscenza della colorimetria che va acquisita attraverso lo studio, la passione e il porsi degli obiettivi chiari. Non va mai dimenticato che il colore crea volumi e che si lavora in termini di luminosità: senza uno studio approfondito, diventa molto difficile ottenere dei buoni risultati e realizzare un buon Color Design.
“IL COLORE È UN PRODOTTO DELLA LUCE.”
Primo fra tutti, la durata: un Color Design può durare fino a sei mesi (se non si hanno capelli bianchi oppure se ne hanno molto pochi).
Vi è un buon rapporto anche rispetto ai costi che, seppur importanti (parliamo di cifre che vanno dai 60€ in su), vengono ammortizzati dalla durevolezza del sevizio.
La maggior parte delle tecniche di colorazione o schiaritura ha una durata piuttosto limitata nel tempo, e un po’ tutte sono vittime del temuto “effetto ricrescita”.
Le colorazioni tendono anche a scaricare velocemente il colore perdendo in poco tempo luminosità e intensità del colore stesso, arrivando in alcuni casi a trasmettere un effetto visivo quasi trasandato.
Questo non accade con il Color Design invece, che continua sempre a parlare di te, anche a distanza di tempo e anche se la colorazione a causa dei lavaggi perde di intensità. È comunque tua. È il tuo vestito: si può sciupare perché lo hai lavato troppe volte, ma la taglia è la tua, su misura per te.