E proprio di evoluzione parliamo, perché il degradé ha stravolto tutti i canoni della colorazione tradizionale consentendo di schiarire, scurire, tonalizzare e coprire i capelli bianchi...tutto in una volta!
Definire il degradé semplicemente come una tecnica di colorazione è davvero riduttivo: questa idea, nata nel 1990 dall’italianissimo fondatore di Degradé Joelle, Claudio Mengoni , ha cambiato radicalmente il concetto stesso di colorazione dei capelli.
Non più quindi tinte o mèches, pesanti e aggressive sui capelli, ma intrecci di colore ottenuti attraverso delle sfumature realizzate sulla totalità dei capelli, dalla radice alle punte, mediante l'utilizzo di tonalizzanti e riducendo nettamente l'impiego di prodotti chimici.
Ma perché parliamo di filosofia degradé? Perché in sé ha il concetto dell'esaltazione della natura di ogni singola chioma, attraverso una scelta cromatica dettata dall'osservazione dello stato del capello al momento della consulenza.Se ne valutano, tra le altre cose, la texture e il colore di partenza. Ci sono circa 13 modalità diverse per realizzare un degradé e la sua duttilità parmette, ad esempio, di abbinarlo anche all'hair contouring.
Una sua peculiarità poi è quella di lavorare in verticale, seguendo la natura del capello. Così come il capello crescendo assume una posizione verticale, così la sfumatura viene creata in caduta naturale, cioè verticalmente.
Nel degradé vi è una schiaritura graduale, ottenuta attraverso l’utilizzo di un minimo di due sfumature di colore, che possono aumentare in base al risultato che si vuole ottenere. Che sia un degradé biondo o castano, ramato o molto scuro, il risultato finale è davvero naturale, questo certo grazie all'abilità dello stilista ed alle sue capacità sia tecniche che creative.
· una consulenza accurata, mirata a comprendere a fondo la natura di base del capello (naturale o trattato), la sua struttura e salute, il risultato che la cliente desidera ottenere. Si terranno in considerazione anche i tratti somatici e la carnagione della cliente perché anch’essi rientrano in un codice colore.
· una profonda conoscenza delle tecniche di colorazione, esperienza e maturità artistica dello stilista. Nel degradé infatti si colorano anche ciocche molto sottili e si esegue la colorazione a mano libera.
il tutto da abbinarsi alla creatività e alla sensibilità del singolo stilista. Grazie a tutte queste variabili è possibile ottenere risultati sempre diversi ad ogni servizio, ma sempre in armonia con le caratteristiche che differenziano ogni volto e tipologia di capelli.
Come abbiamo già detto, la fase di consulenza e progettazione è fondamentale, perché ciò che viene progettato oggi avrà una durata che varia tra i 5 e i 6 mesi, fatto salvo per dei ritocchi periodici. La lunga durata quindi è un punto di forza del degradé, che lo rende adatto ai nostri tempi moderni nei quali non si ha mai il tempo di fare nulla (o così perlomeno siamo portati a credere!). Anche il rapporto costo/durata è vantaggioso rispetto a quello di altre tecniche.
Oltre al vantaggio della lunga durata e quindi di una minore manutenzione, il degradé permette di dare personalità al colore sia sui capelli biondi che su quelli castani.
Degradé o shatush? Degradé o balayage? Quali sono le differenze è presto detto, e ce n'è una davvero sostanziale: il Degradé è una colorazione per capelli, mentre invece shatush e balayage sono effetti di colore creati attraverso l'applicazione del decolorante sulle lunghezze, con lo scopo di creare degli stacchi più o meno netti tra la radice e le lunghezze.
La risposta è semplice: è possibile realizzarlo su qualsiasi tipo di capello, con risultati sempre eccellenti. Ci sono però alcuni aspetti da non sottovalutare, come ad esempio considerare la struttura del movimento dei capelli, come nel caso dei capelli ricci, che necessitano di più contrasto. Importantissima anche la texture, che varia da capello a capello. Ad esempio sui capelli lisci si possono lavorare ciocche molto sottili, per creare un intreccio di colori più naturale.
In tutti i casi, giocando con la grandezza delle ciocche e le tonalità di colore si ottengono risultati totalmente differenti: da ciocche sottili e tonalità molto simili si ottiene un effetto naturale, da ciocche sottili e tonalità con gradazioni di colore molto più distanti tra loro, si potrà ottenere un effetto contrasto.
Viene allora da chiedersi, a questo punto, se renda al meglio sui capelli lunghi o sui capelli corti. La risposta è, come avrete già capito, che la tecnica Degradé è facilmente adattabile a qualsiasi lunghezza di capelli. Lo stilista utilizzerà alcuni accorgimenti tecnici per creare il risultato ottimale a seconda della lunghezza effettiva dei capelli.
Per realizzare il degradé sui capelli corti, applicherà un numero applicherà un numero variabile di colori, anche in base alla tipologia di taglio, e utilizzerà tonalità molto vicine tra loro per gradazione, così da non ritrovarsi con una chioma “a chiazze”.
Sui capelli lunghi, invece, potrà scegliere di utilizzare più colori sulle varie porzioni della singola ciocca, sfruttando la lunghezza per creare una sfumatura che comprenda un intreccio più ampio di colori.
Anche l’approccio con la copertura dei capelli bianchi è totalmente differente da quello adottato finora: se attraverso le altre tecniche si procede coprendo i capelli bianchi con una colorazione per poi applicare in un secondo tempo le sfumature, nel degradé il tutto viene fatto simultaneamente, proprio perché non si utilizza una sovrapposizione ma un intreccio di colori.
Fondamentale è il fatto che non si creano stacchi di ricrescita netti. A differenza di balayage, shatush o colpi di sole, dove la ricrescita è visibile già dopo 15 – 20 giorni, con il degradé possiamo stare tranquille per un minimo di 1 – 2 mesi prima di dover prenotare un nuovo appuntamento in salone!
Giuseppe Prisco Parrucchieri è una realtà sempre attenta alle tendenze attuali in fatto di moda ed è un salone aggiornato su quelle che sono le tecniche più innovative, soprattutto nel campo della colorazione. L’obiettivo primario all'interno del nostro salone, infatti, è quello di lavorare alla personalizzazione del colore.
Spesso, le nostre clienti arrivano in salone con un’immagine chiara nella testa di ciò che vorrebbero, oppure, osservano le tendenze sui social e si ‘innamorano’di una tecnica. In entrambi i casi, risulta fondamentale raggiungere un compromesso: riuscire a creare il risultato migliore che sia il connubio tra la natura, la personalità e il desiderio della cliente.
Per questo abbiamo creato la tecnica del Color Design.